Metaponto: terra di approdi e di partenze

L’agricoltura, in Basilicata, è sin dall’antichità strettamente collegata alle diverse fasi storiche e culturali che hanno caratterizzato il territorio.

Nel Metapontino, terra dei gloriosi fasti della Magna Grecia, furono proprio i greci, una volta insediatisi in zona, a intensificare le produzioni agricole, prima fra tutte quella di cereali, in particolare grano e orzo, spesso oggetto di scambi commerciali redditizi con altri centri achei della Magna Grecia.  E per questo avviarono una serie di interventi infrastrutturali come la realizzazione di canali interamente scavati e manutenuti in modo da assicurare un costante flusso dell’acqua.

Circa 2000 anni dopo, nel secondo decennio del ‘900, agli albori del regime fascista, il programma nazionale di bonifica coinvolge anche i terreni che la Magna Grecia aveva reso fiorenti durante il suo splendore.

Successivamente negli anni ’50 con la riforma agraria, nel Metapontino si avvia una politica di esproprio e di assegnazione delle terre che vede il passaggio ad una nuova fase dell’agricoltura. Nasce così un importante distretto ortofrutticolo, che oggi si estende da Montescaglioso fino a Nova Siri. Alle pendici della collina dominata da Montescaglioso, prevalgono le orticole: pomodori, cavoli, verze, carciofi, asparagi, finocchi.

Più ci si avvicina al mare, più le frutticole diventano intensive. A partire dalle campagne di Bernalda, l’ultimo centro collinare prima della costa, si producono rape, cicorie, angurie, insalate a foglia e tanta ottima frutta: pesche come la Nettarina, kiwi, susine e agrumi, le cui colture si estendono a tutta la costa jonica lucana, un paesaggio piatto fatto di sconfinate spiagge di sabbia dorata che si alternano a pianure fertili baciate dal sole e bagnate dai cinque fiumi che terminano la loro corsa appunto nel mar Jonio.

Negli anni qui ha preso vita un distretto di produzione veramente importante, per dimensioni e qualità, che ha permesso al comparto ortofrutticolo di aprirsi a mercati sempre più vasti, dalla grande distribuzione a quella più di nicchia, fino ai mercati mondiali. Ne è un esempio la fragola di Basilicata del Metapontino, la cultivar Sabrosa – commercialmente  conosciuta con il marchio Candonga –  che è la varietà molto apprezzata anche all’estero e che ha portato la regione ad essere la prima in Italia per produzione e qualità.

Fondamentale e rilevante è stato senza dubbio il ruolo delle OP, ovvero delle Organizzazioni di Produttori nel settore ortofrutticolo, che proprio in quest’area hanno aggregato aziende e piccoli produttori, al fine di garantire una migliore organizzazione dell’offerta e un maggior peso contrattuale per i produttori.